FUGA DI PAROLE

Fuga di parole

Fosca disegnando il suo globo letterario con inchiostro di china su un ago, carta Fabriano Medioevails 260 g/m²

detail of "carta sospesa" sketches - japanese ink on fabriano paper - 2024

"Le parole scappano maldestre, si allontanano a volte dal pensiero profondo, dal sentimento iniziale. Quello che ci differenzia dagli animali è che noi, le parole, le possiamo adoperare. Eppure l’incomprensione è cosi umana. Tante volte il fascino nasce proprio nel silenzio, una magia muta. Innamorarsi, sorprendersi, sognare, sperare, rammentare, soffrire. Quel attimo da non perdere, dove ci si abbandona ad una sensazione intensa e inspiegabile. Come se fossero istanti sospesi nell’aria, come anime, come petali, come lucciole. Davanti ad una bellezza struggente nessuno parla. Tutto si ferma, il tempo, le cose. Tutto resta sospeso.


Descrivere è un compito. Interpretare è creare.

Si parla cosi tanto oggi, troppo, di assolutamente tutto. Lingue che si muovono generando suoni ascoltati solo da chi li emette. Nessuno ascolta piu nessuno. Dialoghi surreali, voci acute, toni studiati, frasi fatte, ascolto accelerato, confronto rimandato. Si scivola sul liscio, senza sorpresa, senza differenza, senza colore. Una nebbia di parole, uno schiamazzo indefinito.

Fuga.

Semplicemente rivolgere lo sguardo verso l’alto basta a placare il brusio, come se si aprisse una finestra invisibile verso la fantasia, il sogno, il proprio pensiero. Prende forma una bolla immaginaria, come una sfera leggera, che galleggia, che ci invita a farci un viaggio con la mente. C’é chi chiude gli occhi e respira profondamente come se fosse in cima ad una montagna. C’é chi tiene gli occhi aperti e si sente come aspirato oltre le nuvole. 



Le parole diventano lettere, lettere che si mescolano perdendo ogni senso, diventando l’alfabeto segreto del sognatore. "

Fosca World

Paris - 1 Novembre 2024

Fosca realizzando la sua installazione Globo Letterario