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Art Tribune Fosca





Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana - fino all’8 giugno 2014. Disegni dal tratto impeccabile e un’installazione al limite del fantastico riempiono lo spazio caleidoscopico del Salone della Libreria Sansoviniana. E le favole ironiche di Fosca ridanno voce a una storia centenaria.


Fosca, Il Globo Letterario, installazione presso il Salone della Libreria Sansoviniana (dettaglio)

La ventenne Fosca (madre veneta e padre olandese) entra nel cuore della tradizione letteraria nazionale in punta di ago. I suoi disegni, realizzati su carta“viva”, fatta di bambù e cotone, con una cromia inchiostrata in bianco e nero, intessono favole adulte dove risuona la memoria di un luogo magico e austero. Gli animali in tweed tratteggiati da Fosca restituiscono alla Libreria Sansoviniana la leggiadria seria di una storia vera. L’immaginario della favola e la realtà dei fatti si condensano in segmenti precisi, arguti. La vicenda della Biblioteca Nazionale Marciana si srotola in una striscia disegnata che alterna un topo-Sansovino in ceppi appoggiato al crollo del suo progetto a un Napoleone-volpe sdraiato su una Venezia sottomessa. Lontani dalla banalità della caricatura satirica. I ritagli di pergamena a forma di lettere alfabetiche che compongono Il Globo Letterario, traslucida installazione a cascata al centro della sala, avvolgono il balzo di un leone alato, diventando traccia tangibile di un racconto ancora in atto. Un po’ come le favole, che restano nell’aria anche dopo la fine della storia.

Arianna Testino






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