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CARA LUNA

  • Immagine del redattore: foscaworld
    foscaworld
  • 24 mag 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Cara Luna, so che puoi parlare e rispondere alle domande come un essere umano, poiché l'ho sentito dire da molti dei poeti. GIACOMO LEOPARDI, "Operette morali", 1824 Traduzione di Charles Edwardes (1882)


primo piano di Fosca che dipinge il ritratto di medusa

Maja Arte Contemporanea è lieta di presentare la prima collaborazione della galleria con l'artista Fosca. Aprendo giovedì 30 maggio 2024 alle 18 in via di Monserrato 30 (Roma), la mostra si intitola "Cara Luna...".

Nata da madre veneziana e padre olandese, Fosca torna in Italia dopo la sua mostra di debutto al Museo Correr di Venezia nel 2015. L'esposizione presenta un corpus di opere inedite su cui ha lavorato dal 2018.

Undici dipinti e tredici disegni conducono lo spettatore in un viaggio immaginario: spostandosi di costellazione in costellazione seguendo un filo il cui svolgersi traccia i sentieri delle stelle, il visitatore esplora una mappa immaginaria degli astri, animata da figure antropomorfe che ritraggono antichi miti. Nel reinventarli, l'artista dona loro nuova vita infondendovi la sua interpretazione originale, culminando talvolta in un insolito lieto fine.


poster of the exhibition Dear Moon
locandina della mostra Cara Luna

"C'è un ricordo che porto con me ovunque io vada; proviene da un tempo in cui ho trascorso mesi vivendo in mare, quando il dondolio delle onde era diventato il mio territorio, la mia fonte di equilibrio. Una notte, mentre dormivamo all'ancora, mi sdraiai per guardare il cielo; spensierata, fui sorpresa quando colsi le stelle muoversi sopra di me, come se qualcuno stesse cullando la sfera celeste. Io ero ferma; il cielo si muoveva. Non cercai di identificare le costellazioni, eppure trovai le mie, come se la mia memoria fosse proiettata sui frammenti di luce. Così iniziai a disegnare un diario, per cucire insieme frammenti di memoria e sentimenti. Ognuna di queste opere è una lettera al cielo notturno, alla volta celeste."

Come scrive Flavia Matitti nel suo saggio critico pubblicato nel catalogo della mostra: "Sono queste le parole con cui Fosca ripercorre l'esperienza che, qualche anno dopo quella notte, l'ha portata a creare un ciclo di opere dedicate alle costellazioni. Gli undici dipinti e la serie di disegni del ciclo sono qui esposti per la prima volta; sono il frutto di un lavoro intenso, appassionato e meticoloso. Fosca ha iniziato il ciclo sei anni fa, nel 2018, ed è ancora in pieno slancio creativo. Come afferma lei stessa, il tema è emerso come una sorta di epifania avuta osservando il firmamento da una barca. È forse per questo motivo che guardando i suoi cieli stellati si ha spesso l'impressione di trovarsi davanti a un vasto mare increspato da onde, un universo visionario appartenente al regno dei sogni e dell'inconscio.

Infatti, il fascino di Fosca per le stelle non consiste nel mero ricalco di fenomeni astronomici o figure astrologiche tradizionali; piuttosto, utilizza la volta celeste come sfondo (in questo, forse ispirata dal nonno materno, scenografo, ci si potrebbe chiedere) su cui proiettare speranze, ricordi, paure, sogni e desideri. Le costellazioni di Fosca sono cariche di echi autobiografici e, come tali, possono essere considerate psicogrammi dei suoi stati d'animo. Le sue personificazioni uniche dei corpi celesti sono immagini simboliche che alludono delicatamente e ironicamente alle esperienze vissute. Allo stesso tempo, però, le stelle conducono in una dimensione alternativa alla realtà. È una dimensione occulta, che invita ai sogni e all'introspezione, producendo una scoperta del sé e di un percorso verso la sua realizzazione.

E non è questo, dopotutto, ciò che l'umanità ha fatto da tempo immemorabile: osservare il cielo stellato per trovarvi una direzione e così divinare il futuro? Attraverso gli emisferi, stelle e pianeti si sono trasformati in dei ed eroi, diventando protagonisti di miti e leggende. In luoghi diversi e attraverso le culture, le costellazioni hanno cambiato nomi e forme, metamorfosandosi continuamente nel disvelarsi del tempo.

[...] Queste opere riflettono una straordinaria maestria tecnica e una profonda conoscenza della mitologia, così come l'inesauribile immaginazione di Fosca. In questa luce, è sempre delizioso ascoltarla narrare i racconti dei suoi personaggi. La lezione che emerge infine da questo insieme di storie e esseri celesti, che si ergono orgogliosi come creature fluide e meravigliosamente singolari, è di continuare a sperare e meravigliarsi. Le sue stelle sono il sogno luminoso che apre la strada."

SULL'ARTISTA

Nata da madre veneziana e padre olandese, Fosca ha studiato arti visive a Parigi. Ha frequentato l'Accademia Met de Penninghen per cinque anni, mentre contemporaneamente seguiva corsi di anatomia all'Accademia di Belle Arti. Si è poi trasferita a Venezia dove si è formata alla Bottega del Tintoretto per due anni, imparando le tecniche tradizionali di incisione. Attualmente vive tra Milano, Parigi e Rio de Janeiro.

Mostre

2014 – The Fantastic World of Fosca, Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia [Mostra personale] 2015 – Biennale di Venezia, Museo Correr, Venezia [Mostra personale] 2016 – Roberto Cuoghi. Perla Pollina, Centre d'Art Contemporain, Ginevra 2017 – Fauna, Fabrica Behiring, Rio de Janeiro 2018 – Animal Sapiens, Casa Voa, Rio de Janeiro [Mostra personale] 2019 – ArtRio, Instituto Vida Livre, Rio de Janeiro 2020 – Chama de Baleia, Garimporio, Rio de Janeiro [Mostra personale] 2021 – Casa Cor 30 anos, Palacete Brando Barbosa, Rio de Janeiro 2023 – ArtRio, Instituto Vida Livre, Rio de Janeiro 2023 – Revoada, ArtRio, Casa Voa, Rio de Janeiro 2024 – Cara Luna …, Maja Arte Contemporanea, Roma [Mostra personale]



 
 
 
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