TOPA-LUCIA, LA NASCITA DELLA LUCE
- foscaworld
- 25 lug
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Topa-Lucia, la nascita della luce
Nello spessore di una notte senza contorni, cerco, i miei pensieri scivolano tra frammenti di storie e bagliori di simboli. Sotto le mie dita, un’immagine trema: fragile, pronta ad aprirsi come un respiro.
Afferro un ago intinto nell’inchiostro di china e lo lascio correre sulla carta di puro cotone, liscia come un’acqua immobile. Nessuna matita, nessuna gomma: ogni tratto è irrevocabile, un battito inciso nella fibra stessa. Così nasce una carta dei tarocchi inventata, la prima di un mazzo segreto, minuscola e vibrante, tiene nel palmo della mia mano come un segreto vivente.
Allora appare Topina-Lucia, le mani giunte, la gola attraversata da una spada: cicatrice e luce fuse insieme. La sua testa di topo porta la tenacia degli esseri discreti, quelli che trovano sempre un passaggio, anche nell’ombra.
Ai suoi piedi riposano la zurna, respiro antico ancora muto; la cabossa di cacao, promessa amara di una rinascita fertile; il grande libro chiuso, custode di verità taciute; e la pianta carnivora, sentinella che divora tutto ciò che impedisce lo slancio. Le sue calze rattoppate custodiscono la memoria dei cammini percorsi, ogni cucitura una vittoria sulla caduta.
La carta vibra all’improvviso, le sue linee si allargano; una luce vi si insinua, il bianco e nero si incrina. Respira. Sotto i miei occhi, si dispiega e diventa una tela monumentale, due metri di puro lino vibrante. Vi depongo il colore con il pennello più fine, a puntinismo, finché ogni sfumatura palpita: giallo dorato, turchese profondo, iridescenze di rosa pallido — una luce conquistata alla notte.
Topina-Lucia vi si erge, trasfigurata, aureolata da un cerchio di stelle, cinta da una corona a tre punte dove memoria, desiderio e fede si equilibrano. Tre fiori immensi la custodiscono:
il giglio, freccia di purezza e speranza,
il tulipano pappagallo, corolla barocca, ebbra di desiderio e metamorfosi,
il giacinto, custode dei sogni intatti.
Dalla minuscola carta nata da un ago al respiro vibrante della tela, offro un frammento di me stessa: un attraversamento delle tenebre verso la luce, una fragilità accolta e divenuta forza.
Topina-Lucia, santa e topo, porta questo messaggio universale:
«Anche segnata dall’ombra, credo ancora. E avanzo.»